martedì 10 marzo 2009

L'ARCHITETTURA GRECA

IL TEMPIO GRECO
per le classi prime

Il tempio può essere considerato la più impegnativa realizzazione dell'architettura greca. La codificazione che, in età arcaica, verrà sviluppata per l'architettura templare diventerà con l'ellenismo il linguaggio universale del mondo mediterraneo.

TIPOLOGIE DEL TEMPIO GRECO


tempio in antis: sulla facciata sono presenti due colonne tra due ali di muro che prolungano in avanti le pareti laterali della cella;
amphi-templum "in antia" (o doppiamente in antis; o in doppio antis): è un templum in antis con l'opistodomo (opisthodomos) nella parte diametralmente opposta rispetto al pronao (pronaos);
tempio prostilo: la fronte della cella presenta un colonnato antistante (prostòon);
tempio anfiprostilo: sia la fronte che il retro della cella presentano il colonnato;
tempio diptero: il porticato quadrangolare (peristasi) presenta, anche sui lati lunghi, una doppia fila di colonne;
tempio pseudodiptero: la peristasi presenta una sola fila di colonne, ma posta ad una distanza doppia rispetto ai muri della cella, ossia nella posizione in cui si troverebbe il colonnato esterno di un tempio diptero, che sia privo però della seconda fila più interna.
tempio periptero: il colonnato (ptèron) circonda tutti e quattro i lati della cella (naos) creando un porticato quadrangolare (peristasi);
tempio pseudoperiptero che ha una notevole diffusione in età ellenistica e quindi romana, caratterizzato da colonne della peristasi addossate come semicolonne o lesene ai muri esterni della cella che poteva in tal modo essere realizzata con una maggiore ampiezza.

Lo spazio fra il colonnato in facciata e l'ingresso alla cella prende il nome di pronao (pronaos o prodromos), mentre il corrispondente spazio sul retro della cella prende il nome di opistodomo. Nella cella (naos) era situata la statua della divinità.

A seconda del numero delle colonne presenti in facciata, il tempio è inoltre definito come "distilo" ("con due colonne"), "tetrastilo", "esastilo", "ottastilo" o persino "dodecastilo" (rispettivamente con quattro, sei, otto o dodici colonne sulla facciata). Il numero delle colonne laterali è proporzionato a quello delle colonne in facciata, e di solito è pari al doppio (raramente), al doppio + 1, o al doppio + 2 di esse: per esempio un tempio esastilo avrebbe normalmente dodici, o più frequentemente tredici o quattordici colonne sui lati lunghi.

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